Sant'Angelo di Brolo è un luogo incantevole, ricco di storia, bellezze naturali e opportunità di esplorazione.
Il Paese si presenta come una destinazione completa, offrendo una combinazione di cultura, natura, avventura e relax.
I sentieri panoramici dello splendido contesto dei Nebrodi ti condurranno attraverso boschi lussureggianti, corsi d'acqua e panorami mozzafiato. Sentieri e paesaggi sono ideali per piacevoli e rilassanti escursioni, un'occasione perfetta per gli amanti del trekking. Sant’Angelo di Brolo è inoltre situato a pochissimi chilometri dal mare e dalle accoglienti spiagge di Brolo, Gliaca di Piraino, Gioiosa Marea e Capo d’Orlando. Acque cristalline e un'atmosfera tranquilla rendono questi luoghi ideali per rilassarsi e godersi il sole.
Doveroso assaporare la cucina locale nei ristoranti di Sant'Angelo di Brolo. Delizie culinarie come la pasta alla norma, i salumi (menzione particolare merita il Salame di Sant'Angelo, conosciuto e apprezzato anche oltre i confini nazionali) e i formaggi locali e i dolci tipici locali (come ad esempio i famosi bocconetti) e siciliani renderanno la tua visita ancora più memorabile.
Il borgo di Sant’Angelo infine, a dispetto della sua dimensione non particolarmente estesa, vanta un patrimonio artistico e culturale di assoluto rispetto, tra i punti di interesse si segnalano:
La Chiesa Madre. Consacrata a Santa Maria, la Chiesa fu costruita in un periodo antecedente al sedicesimo secolo. Di più recente fattura sono il prospetto del diciassettesimo secolo, un elegante portale intagliato, la torre campanaria degli inizi del sedicesimo secolo e la grande volta ogivale del 1555 che regge la parte posteriore dell'edificio. L'interno presenta una struttura a tre navate che ha conservato nel tempo gran parte degli arredi originali. Tra questi degna di particolare attenzione è una piccola cappella, posta nella navata destra sotto al campanile, che presenta una volta costolonata appartenente a una precedente costruzione del quindicesimo secolo. In direzione della prima cappella della navata destra è possibile ammirare una pregevole statua in marmo del sedicesimo secolo, raffigurante la Madonna del Lume. All'altare maggiore, infine, di notevole interesse artistico è un'altra statua in marmo del sedicesimo secolo raffigurante la Madonna col Bambino
Il Monastero di S. Michele Arcangelo, monumento fondamentale della storia del paese, fu ricostruito nel 1084 dal conte Ruggero di Altavilla, su una superficie di tremila metri quadrati. Distrutto nel 1450 dalle fondamenta, a causa di un violentissimo terremoto, fu riedificato subito dopo per intero, sulla base del preesistente, ad iniziativa dell'arcivescovo Giovanni Burgio, che nel 1449 l'abate Cardinale Bessarione aveva costituito luogotenente e governatore generale di tutte le chiese di cui egli era titolare. Dell'originario complesso, destinato nel 1879 a cimitero, avanzano solo il chiostro, nelle cui arcate sono state allogate le cappelle gentilizie, e il campanile della chiesa con la guglia ottagonale, rivestita da piastrelle maiolicate, che reca in cima l'immagine di S.Michele, forgiata in lamiera di ferro. Residuano anche tratti della cinta muraria e dell'arco d'ingresso alla chiesa, lato nord; su quest'ultimo si legge la data del 1556. A sud sono ancora visibili lo stipite e l'architrave di un portale di accesso al chiostro, nonchè, nei paraggi, una vasca di irrigazione al servizio del giardino ed un antico frantoio. Reperti di capitelli, colonne e fregi sono sparsi qua e là. La chiesa è crollata nel 1923. Nella cripta sotto l'abside esiste ancora un pregevole affresco d'epoca, delle dimensioni di cm 50-70 circa, in ottimo stato di conservazione, effigiante il Crocifisso…
La Chiesa di S.Filippo e Giacomo, ricca di sculture e di dipinti, rappresenta uno dei più bei monumenti del patrimonio artistico di Sant'Angelo. Oggi è chiusa al culto e aspetta di essere restaurata per tornare al suo antico splendore.
La Chiesa SS. Salvatore è stata riaperta al culto nel 2007. In pianta basilicale, ha una bella facciata in stile rinascimentale. Otto colonne monolitiche con capitelli corinzio-rinascimentali delimitano le tre navate. Vi si accede da una sontuosa scala a doppia voluta ornata da colonnine e balaustra in pietra. In un acroterio, sopra il portale principale, è scolpita la data (1701) di ristrutturazione dell'edificio. Oggi vi si trova il Museo d'Arte sacra.
La Chiesa S. Domenico, ad unica navata, originariamente dedicata a S.Antonio, risale alla prima metà del 1500. Nel 1563, sotto il pontificato di Pio IV, essa fu concessa dall'abate basiliano Bologna ai PP.Domenicani (i Frati Predicatori), che vi annessero il convento (adibito ora a Palazzo Municipale), destinandolo allo studio dei novizi. I piedritti del bellissimo portale in pietra grigia sono lavorati a tortiglione, al pari di quelli che sorreggono l'arco trionfale dell'abside. Sulla trabeazione del portale si nota una statuina di S.Domenico, di marmo bianco, custodita in una nicchia, e l'iscrizione della data, 1701, coincidente con quella in cui, durante il priorato di frate Bonavia, furono affrescati e arabescati in oro i pilastri, le arcate i muri e la volta dell'arco trionfale. Le decorazioni furono ricoperte di calce viva (forse durante la peste del 1743) e sono state, in parte, riportate alla luce nei lavori di restauro del 1960, allorché fu rifatto anche il soffitto a cassettoni, ad imitazione di quello antico.
La Chiesa S. Francesco di Paola fu ultimata nel 1582. Vi era annesso il Convento dei Minimi, un ordine monastico di vocazione mendicante, senza tradizioni culturali. Il portale è in stile rinascimentale: due colonne sorreggono una trabeazione scolpita e sovrastata dal bassorilievo del Santo. All'interno dell'unica navata con piedritti aggettanti ed arcate in arenaria si notano un Crocifisso del 1700 e, nell'abside, un sarcofago in marmo di Giovanni Domenico Ceraolo "uomo di preclara virtù e fondatore del sacro cenobio". La nicchia sopra l'altare maggiore contiene una Statua di S. Francesco di Paola, in legno scolpito e dipinto della fine del sec. XVIII.
La Chiesa di S. Nicola, oggi chiusa al culto, fu costruita nel 1566. In pianta basilicale, ha una facciata rinascimentale. Otto colonne monolitiche delimitano le tre navate. Il portale è inserito tra piedritti fregiati e sulla trabeazione poggiano bassorilievi con antiche iscrizioni. Due altari in marmo ad intarsio arricchiscono le absidi laterali.
Sulla data di costruzione della chiesa dedicata a Santa Marta non si hanno fonti certe. L'unica fonte sicura e documentata è la piccola campana che sovrasta la cupoletta. Questa fu donata nel 1630 da un frate basiliano per grazia ricevuta, ed è proprio a questa data che si potrebbe ricondurre il periodo di costruzione del luogo sacro.
La Chiesa di S. Francesco, detta anche di Santa Maria degli Angeli perché a lei dedicata, fu costruita (data scolpita sul portale) nel 1596, anno in cui sorse l'annesso convento di S. Francesco o dei Minori osservanti.
Fonte: Comune di Sant’Angelo di Brolo - visita il sito per approfondire.